Il direttore commerciale di Cams racconta perchè ha scelto di partecipare al Paving Show
Quali investimenti avete pianificato e quali innovazioni introdurrà la vostra Azienda nel prossimo futuro, in particolare con riferimento a digital innovation e sostenibilità?
Da sempre il nostro obiettivo è creare tecnologie sostenibili. Tutti i nostri impianti fissi e mobili di frantumazione, triturazione e vagliatura, permettono, infatti, di dare nuova vita ai materiali inerti e, per farlo, sono dotate di alimentazione ibrida (diesel/elettrica) o totalmente elettrica. Possono funzionare anche con energie rinnovabili, come quella solare.
Sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, dal 2012, sulle nostre macchine per la frantumazione installiamo un sistema di telemetria per il controllo remoto delle loro funzionalità, per verificare in tempo reale lo stato di ogni macchina, interventi di manutenzione tempestiva e risoluzione rapida di eventuali problematiche. Ogni nostro impianto, inoltre, è dotato di catalogo multimediale d’uso e manutenzione, nel quale sono illustrati in modo dettagliato tutti i componenti; così, in caso di guasto, il riconoscimento dei ricambi necessari da parte del cliente è semplice e immediato.
Tra i prodotti novità per il settore stradale abbiamo lanciato la serie Centauro APR, che racchiude trituratore, vaglio e deferizzatore magnetico in un’unica macchina dedicata al riciclaggio del fresato. La sua specificità è espressa dall’acronimo presente nel nome: APR significa Asphalt Pavement Recycler e indica la capacità della macchina di recuperare il 100% dell’asfalto, ossia di tutto il materiale rimosso, fresato e placche, preservandone il contenuto di bitume originale.
Perché ha scelto Paving Show e Veronafiere e che cosa si aspetta dalla manifestazione
Abbiamo scelto di partecipare per interloquire in modo diretto con il mondo dell’asfalto. Ci aspettiamo di fare conoscere le potenzialità del riciclaggio del fresato anche al pubblico della manifestazione
Quali sono le principali criticità del settore e come è possibile superarle? Vi sono difficoltà nella reperibilità, nella formazione, nella sicurezza e come è possibile migliorare? Quali strumenti ritiene più efficaci e come declinarli?
Il settore stradale fa ancora fatica a comprendere le potenzialità del fresato d’asfalto. Basti dire che in Italia se ne producono annualmente circa 15 milioni di tonnellate, di cui solo il 60% circa viene riutilizzato; i restanti sei milioni finiscono in discarica, con un impatto significativo sull’ambiente
Questo è dovuto alla percezione negativa del termine stesso “riciclaggio” e di tutto ciò che gli ruota intorno. In Francia, le discariche vengono chiamate “centri di valorizzazione materiali”: la differenza lessicale fa emergere il modo di percepire il materiale da riciclare, Oltralpe è qualcosa da valorizzare, in Italia è tuttora considerato un rifiuto.
Come superarle?
Ci prefiggiamo di superarle continuando a proporre sul mercato impianti che, da una parte, limitano l’uso delle materie prime, dall’altro riducono le emissioni inquinanti derivanti dalla loro lavorazione e dalle fasi proprie del fine vita.
Manodopera specializzata dei vostri clienti: vi sono difficoltà nella reperibilità, nella formazione, nella sicurezza e come è possibile migliorare?
La difficoltà di reperire manodopera specializzata è un’urgenza anche i per i nostri clienti. Per migliorare credo fermamente nel valore della formazione: una formazione adeguata e ben mirata può contribuire a valorizzare ogni mestiere. E solo chi è consapevole delle proprie competenze, può approcciarsi al lavoro con la volontà di fare sempre meglio.
Formazione: quali strumenti ritiene più efficaci e come declinarli?
Credo che tutti gli strumenti siano validi, comprese le piattaforme di e-learning, purché proposte in modo concreto, pragmatico, non solo teorico o astratto.
Formazione: cosa si aspetta dal Paving Show e quali suggerimenti/esigenze ha per un ritorno positivo della manifestazione?
Mi aspetto di fare networking, di intrecciare reti, di rintracciare esperienze e competenze che possano allargare la nostra visione. Suggerimenti: guardare anche al di fuori del comparto e dei confini nazionali, per attingere a esperienze differenti e stimolanti.
Come vede il futuro del settore? Quali saranno i driver per una crescita del settore?
Il nostro payoff è “Il futuro è verde”, non posso che pensarla in questo modo. Il riciclaggio è il futuro, per riutilizzare il materiale che abbiamo già sfruttando gli agenti atmosferici che hanno creato il materiale stesso, il sole, vento, l’acqua.
Che indicazioni, suggerimenti o richieste ritiene di dover dare alle istituzioni per sostenere l’espansione del settore?
Di aprirsi al concetto di riciclaggio e regolamentarlo in modo che tutti possano comprenderne i vantaggi. Tra questi, in primis il risparmio economico, grazie a minori spese in inerti “vergini”, e la salvaguardia dell’ambiente, perché l’uso di rap (prodotto da asfalto riciclato) consente di ridurre le emissioni di gas serra e un minore prelievo di risorse naturali come sassi, sabbia e ghiaia. L’espansione del settore stradale passa anche dalla tutela dell’ambiente.